YOGHIADI (SPRING EDITION) E TRADIZIONE




 Si è appena conclusa la terza Edizione delle Yoghiadi Nazionali (Spring Edition 2021). Nonostante il momento drammatico che l'Italia  il mondo intero sanno vivendo a causa della pandemia, e le conseguenti restrizioni che impediscono l'accesso alle palestre e alle scuole di Yoga, quasi 200 praticanti - 197 per l'esattezza - di tutte le età  e di quasi tutte  regioni italiane hanno partecipato alla nostra manifestazione, con il solo scopo di mostrare che "#loyoganonsiferma".  Nonostante la distanza e la potenziale freddezza del mezzo tecnico - i partecipanti si sono esibiti solo in video - l'impressione è stata quella di una festa, e vorremmo ringraziare, e abbracciare (simbolicamente, purtroppo), tutti gli yogin e tutti i dirigenti e gli istruttori delle A.S.D e delle S.S.D. che hanno dedicato tempo ed energie per la riuscita della manifestazione, e stringere nel nostro abbraccio virtuale, anche i nostri Giudici Nazionali, il Comitato Tecnico e Organizzativo e i responsabili di Sportdata  - che ci hanno permesso di fare un gigantesco passo in avanti nella gestione delle iscrizioni, delle votazioni e della comunicazione dell'evento.

Ci siamo emozionati vedendo Luciano Baroni, yogin ultraottantenne, assumere posizioni difficili anche per atleti giovani e giovanissimi; ci siamo divertiti ammirando le esibizioni della categoria Junior -  yoginī e yogin in erba che rappresentano il futuro della nostra disciplina - e ci siamo stupiti vedendo alcune performance di elevatissimo spessore tecnico.

Grazie a tutti, di cuore! Ma un ringraziamento particolare va a Nunzio Lopizzo, Responsabile Nazionale di Ginnastica Yoga CSEN, e al presidente Prof. Francesco Proietti che hanno ideato e promosso questa iniziativa, innovativa per l'Italia, contribuendo al suo successo nonostante le iniziali perplessità e la iniziale freddezza di una parte del mondo dello Yoga.

Da cosa erano motivate le perplessità?

Che lo Yoga sia legato, tradizionalmente, alla competizione sportiva, anche se ad alcuni può apparire strano, è un fatto storico assodato: ne abbiamo parlato a lungo nl nostro "Storia Segreta dello Yoga", pubblicato nel 2019, ma alcuni maestri insegnanti di Yoga hanno espresso il timore che il presentare lo Yoga in ambito sportivo possa in qualche modo contaminare la nostra disciplina con alcuni eccessi che purtroppo siamo abituati a vedere, ad esempio, nel Calcio: dall'esasperato agonismo, all'uso, addirittura, di sostanze per migliorare le prestazioni.

Ignorare le opinioni dei nostri colleghi che avanzano dubbi sull'organizzazione di gare amatoriali di Yoga, sarebbe irragionevole, soprattutto adesso, nel momento in cui il successo della terza edizione delle Yoghiadi  il riconoscimento di importanti istituzioni internazionali, ci danno conferma del valore della nostra iniziativa.

La condivisione e il confronto sono una necessità nello Yoga e siamo ben consci dl fatto che bisogna ascoltare tutte le voci provenienti dal Movimento Yogico Italiano, e promuovere ricerche e dibattiti a tutti i livelli.

La nostra opinione - opinabile ovviamente - è che lo Yoga Sportivo sia essenzialmente uno strumento di promozione e  divulgazione della disciplina alla quale molti di noi hanno dedicato, sostanzialmente, la propria vita; ed uno strumento di per sé non è né buono né cattivo: dipende da chi lo utilizza. Abbiamo discusso a lungo, nei mesi passati, dei valori positivi dello Sport, della gara come riconoscimento dei propri limiti  del confronto come occasione di crescita, e non tratteremo oltre questi temi, ma vorremmo, parlare invece del concetto di gioco, del divertimento che è o dovrebbe essere, una delle caratteristiche fondamentali  sia dello Yoga sia dello Sport. 
E della gioia di scoprire e mostrare le propri abilità psicofisiche.

"Lo Yoga è abilità in azione" , dice Krishna nella Bhagavad Gita, e nel riconoscimento dell'abilità proprie e altrui è insita quella gioia creativa che, secondo la tradizione indiana, conduce alla manifestazione del mondo così come lo conosciamo.

Sport in sanscrito si dice Krīḍā (क्रीडा), ed è sia il nome di una dea - una delle forme della sposa di Śiva - sia una delle attività fondamentali dell'antico sistema educativo indiano:  lo Sport, appunto.

Lo Sport, secondo il Dharmaśāstra -l'insieme delle norme scritte che regolavano la vita social nella società vedica -  è  un insieme di: 
"giochi e attività ricreative" e faceva parte dell'antico sistema educativo indiano, che mirava sia alla dimensione interiore che a quella esteriore di una persona. Verità, pazienza, regolarità, padronanza di sé, umiltà, abnegazione, purezza di sé ( sattvaśuddhi ), cognizione dell'unità sottostante di vita, natura e ambiente, rispetto per tutti gli esseri erano i valori interiori coltivati ​​dall'educazione indiana". [vedi https://www.wisdomlib.org/definition/krida].

Ma Krīḍā  indica anche le schermaglie amorose, e tutte le attività fatte a coppia o in gruppo finalizzate esclusivamente alla gioia e al divertimento; è con gioia che Śiva e Śakti creano il mondo "per Sport"!
Già, Śiva il signore dello Yoga, è anche il "Signore dello Sport", lo dice lo Śiva Purāṇa:

 Śivapurāṇa 2.2.41 . - Di conseguenza, gli dei elogiarono Śiva: - "[...] O grande signore, il signore di tutti gli dei e il prescrittore di convenzioni mondane, sappiamo che sei Śiva e Brahman, grazie al tuo favore. [...] Tu solo crei, sostieni e annienti l'universo sotto il tuo controllo come un ragno (tessendo la sua tela). Fai Sport (cioè krīḍa ) con Śivaśakti, la tua stessa manifestazione ”.

Lo Sport, anche se ad alcuni potrà sembrare strano, per gli antichi indiani "è" Yoga, ed è strumento di Creatività, Gioia e Divertimento.
Secondo noi è un grande insegnamento: l'esistenza secondo lo Yoga è fondamentalmente un gioco, e la competizione, se conduce alla gioia  al divertimento, non  è altro che una rappresentazione  di quel gioco sublime che è la danza della vita.

Tutto sommato siamo nati per godere della manifestazione, basta non prendersi troppo sul serio.
Namastè.

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potete trovare tutte le notizie, i piazzamenti e i video delle Yoghiadi 2021]










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