Yoghiadi nazionali 2023
Il 28 maggio prossimo a Roma, si terrà la quinta edizione delle "Yoghiadi Nazionali". Si tratta, in un certo senso di una edizione "storica, perché è della prima edizione dopo la fine dell'emergenza sanitaria: finalmente potremo incontrarci dal vivo, stringerci le mani, abbracciare i concorrenti...
Non è cosa da poco, e la gioia dell'incontro rischierà, ovviamente, di mettere in secondo piano l'aspetto sportivo, ma non dobbiamo dimenticarci che le Yoghiadi sono nate con l'intento di promuovere e divulgare tutti gli aspetti dello Yoga, l'arte dell'essere umano che ci è giunta dall'India, e, soprattutto, di stimolare la discussione sui rapporti tra Yoga e Sport, due mondi tutt'altro che incompatibili come, citando i testi tradizionali , abbiamo cercato più volte di dimostrare.
"Lo Yoga è abilità in azione" , dice Krishna nella Bhagavad Gita, e nel riconoscimento dell'abilità proprie e altrui è insita quella gioia creativa che, secondo la tradizione indiana, conduce alla manifestazione del mondo così come lo conosciamo.
Sport in sanscrito si dice Krīḍā (क्रीडा), ed è sia il nome di una dea - una delle forme della sposa di Śiva - sia una delle attività fondamentali dell'antico sistema educativo indiano: lo Sport, appunto.
Lo Sport, secondo il Dharmaśāstra -l'insieme delle norme scritte che regolavano la vita social nella società vedica - è un insieme di:
"giochi e attività ricreative" e faceva parte dell'antico sistema educativo indiano, che mirava sia alla dimensione interiore che a quella esteriore di una persona. Verità, pazienza, regolarità, padronanza di sé, umiltà, abnegazione, purezza di sé ( sattvaśuddhi ), cognizione dell'unità sottostante di vita, natura e ambiente, rispetto per tutti gli esseri erano i valori interiori coltivati dall'educazione indiana". [vedi https://www.wisdomlib.org/definition/krida].
Ma Krīḍā indica anche le schermaglie amorose, e tutte le attività fatte a coppia o in gruppo finalizzate esclusivamente alla gioia e al divertimento; è con gioia che Śiva e Śakti creano il mondo "per Sport"!
Già, Śiva il signore dello Yoga, è anche il "Signore dello Sport", lo dice lo Śiva Purāṇa:
Śivapurāṇa 2.2.41 . - Di conseguenza, gli dei elogiarono Śiva: - "[...] O grande signore, il signore di tutti gli dei e il prescrittore di convenzioni mondane, sappiamo che sei Śiva e Brahman, grazie al tuo favore. [...] Tu solo crei, sostieni e annienti l'universo sotto il tuo controllo come un ragno (tessendo la sua tela). Fai Sport (cioè krīḍa ) con Śivaśakti, la tua stessa manifestazione ”.
Lo Sport, anche se ad alcuni potrà sembrare strano, per gli antichi indiani "è" Yoga, ed è strumento di Creatività, Gioia e Divertimento.
Secondo noi è un grande insegnamento: l'esistenza secondo lo Yoga è fondamentalmente un gioco, e la competizione, se conduce alla gioia al divertimento, non è altro che una rappresentazione di quel gioco sublime che è la danza della vita.
Tutto sommato siamo nati per godere della manifestazione, basta non prendersi troppo sul serio.
Namastè.
Yoghiadi Nazionali 2023.
Commenti
Posta un commento