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YOGA O CONTORSIONISMO? LO HATHAYOGA NELLE SCULTURE DI VIJAYANAGARA - Articolo del M° Esperto Formatore Paolo Proietti

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  L'immagine che ho postato rappresenta uno   h aṭhayogin i mpegnato in una variante della verticale sulle braccia, tecnicamente  baddha konasāna adho mukha    vṛkṣāsana. si tratta di una delle   posture di  Haṭḥayoga  scolpite sulle colonne dei templi e degli edifici civili di  Hampi ,  la capitale del mitico impero di  Vijayanagara. L’Impero di  Vijayanagara,  che univa gli attuali territori del Karnataka, dell’Andhra Pradesh, del tamil Nadu e del Kerala,   fu fondato nel XIV secolo dai fratelli Bukka raya I e Harihara I, sotto la guida dello yogin advaitin Vidyāraṇya [1]  e raggiunse il suo massimo sviluppo tra il XV e il XVII secolo .  A giudicare dai racconti dei viaggiatori europei di quel tempo - come Duarte Barbosa [2] , Fernao Nuniz [3] , Niccolò de’ Conti [4]  - e dei diplomatici islamici, come l’ambasciatore persiano  Adul al Razz ā q Samarqand ī [5] , , la capitale dell’Impero, Hampi oltre ad essere una città di incredibile bellezza e ricchezza, era nota per la poli

YOGHIADI (SPRING EDITION) E TRADIZIONE

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 Si è appena conclusa la terza Edizione delle Yoghiadi Nazionali (Spring Edition 2021). Nonostante il momento drammatico che l'Italia  il mondo intero sanno vivendo a causa della pandemia, e le conseguenti restrizioni che impediscono l'accesso alle palestre e alle scuole di Yoga, quasi 200 praticanti - 197 per l'esattezza - di tutte le età  e di quasi tutte  regioni italiane hanno partecipato alla nostra manifestazione, con il solo scopo di mostrare che " #loyoganonsiferma ".  Nonostante la distanza e la potenziale freddezza del mezzo tecnico - i partecipanti si sono esibiti solo in video - l'impressione è stata quella di una festa, e vorremmo ringraziare, e abbracciare (simbolicamente, purtroppo), tutti gli yogin e tutti i dirigenti e gli istruttori delle A.S.D e delle S.S.D. che hanno dedicato tempo ed energie per la riuscita della manifestazione, e stringere nel nostro abbraccio virtuale, anche i nostri Giudici Nazionali, il Comitato Tecnico e Organizzativo

LA COMPETIZIONE COME VIA DI CONOSCENZA

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  Il successo, per certi versi inaspettato, delle nostre Yoghiadi - con 325 partecipanti le Yoghiadi 2020 sono, di fatto, la più grande manifestazione di Yoga Sportivo mai organizzata in Italia - ha portato, sia noi, sia moltissimi esponenti del movimento yogico italiano, a riflettere sul rapporto tra Yoga e competizione. In attesa di riprendere il nostro ciclo di interviste sullo Yoga Sportivo - sul nostro canale   https://www.youtube.com/channel/UCt5F7iqkal864rXN_cEx1hQ  potete ascoltare i contributi di Nunzio Lopizzo, responsabile nazionale del Settore Ginnastica Yoga CSEN, e dei maestri Luca Tancredi, Andrea Pagano, Terri Duan, Laura Nalin, Micaela Jorio, Lina Coppola, Luciano Baroni - vi proponiamo un articolo del Team di "Storia Segreta dello Yoga" sul valore della competizione nell'India antica. I vostri commenti, giudizi, critiche saranno, ovviamente, graditissimi. LA COMPETIZIONE COME VIA DI CONOSCENZA Il sanscrito è una lingua polisemantica per cui ogni parola,

YOGA E BRAZILIAN JUJITSU - Articolo del M° Mario Puccioni

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Qualche giorno fa ci ha scritto Mario Puccioni, insegnante professionista di BJJ (Brazilian Jujitsu) e appassionato praticante di Yoga, per parlarci del nostro libro " Storia Segreta dello Yoga "  (https://www.amazon.it/STORIA-SEGRETA-DELLO-YOGA-Devozione/dp/1697773559 ). -"[...] Un libro   che mi sarebbe piaciuto 30 anni fa " , ci ha detto -  della sua passione per lo yogaedel suo essere,principalmente,un ricercatore. Il suo pensiero ci è parso da subito in linea con le nostre idee e il nostro progetto di integrazione tra Yoga, Sport e Arti Marziali. Siamo lieti di pubblicare la sua testimonianza Mi chiamo Mario Puccioni, 51 anni, blogger e ricercatore indipendente. Sono un insegnante professionista di BJJ ossia Brazilian Jiu Jitsu . Opero a Firenze e sono un antesignano di questo stile di combattimento nella mia regione. Abbracciai il Jiu Jitsu brasiliano (da NON confondere con il cosiddetto Ju Jutsu tradizionale) dopo un lungo percorso che mi portò a rigetta