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YOGA E BRAZILIAN JUJITSU - Articolo del M° Mario Puccioni

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Qualche giorno fa ci ha scritto Mario Puccioni, insegnante professionista di BJJ (Brazilian Jujitsu) e appassionato praticante di Yoga, per parlarci del nostro libro " Storia Segreta dello Yoga "  (https://www.amazon.it/STORIA-SEGRETA-DELLO-YOGA-Devozione/dp/1697773559 ). -"[...] Un libro   che mi sarebbe piaciuto 30 anni fa " , ci ha detto -  della sua passione per lo yogaedel suo essere,principalmente,un ricercatore. Il suo pensiero ci è parso da subito in linea con le nostre idee e il nostro progetto di integrazione tra Yoga, Sport e Arti Marziali. Siamo lieti di pubblicare la sua testimonianza Mi chiamo Mario Puccioni, 51 anni, blogger e ricercatore indipendente. Sono un insegnante professionista di BJJ ossia Brazilian Jiu Jitsu . Opero a Firenze e sono un antesignano di questo stile di combattimento nella mia regione. Abbracciai il Jiu Jitsu brasiliano (da NON confondere con il cosiddetto Ju Jutsu tradizionale) dopo un lungo percorso che mi portò a rigetta

A PROPOSITO DI YOGA E SPORT - INTERVISTA AL M° LUCIANO BARONI

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  Le nostre "Yoghiadi Online" stanno avendo un successo superiore alle nostre aspettative: alla chiusura delle iscrizioni sono arrivati i video di 350 yogin in rappresentanza di 75 società. In questo video Nunzio Lopizzo (Responsabile del Settore Nazionale Ginnastica Yoga del CSEN) e Paolo Proietti (M° Esperto CSEN, Master Yoga Teacher recognized by Yoga Alliance International e membro del CTO delle Yoghiadi) dopo aver parlato dei motivi, probabili, del successo dell'iniziativa, hanno intervistato uno dei partecipanti i il Maestro Luciano Baroni. Livornese, ex marzialista, presidente del Centro Arthananda di Cassino (Yoga Cassino) Luciano a 81 anni si è iscritto alle Yoghiadi Online nella Categoria Senior, Livello 3 "Avanzati". Nell'intervista ci parla del suo percorso, del suo rapporto con il mare, della competizione intesa come strumento di conoscenza ed aggiunge, secondo noi, un altro tassello, non certo piccolo, a quello che abbiamo definito "Il

GLI ATLETI-FILOSOFI DELL'ANTICA GRECIA

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   " Chi fonde nel modo migliore Musica e Ginnastica è il più perfetto esperto di  Armonia" Platone, Repubblica, Libro III. Nell'antica  India e  nell'antica  Grecia la speculazione filosofica e la ricerca spirituale andavano di pari passo con la ricerca dell’armonia e della bellezza fisica e con la competizione e, anche se può sembrare strano ai nostri giorni, i più grandi yogin e filosofi erano anche grandi atleti.  Se sono già note da tempo – vedi “Storia Segreta dello Yoga”( https://www.amazon.it/gp/product/1697366651/ref=dbs_a_def_rwt_hsch_vapi_tu00_p1_i1 )   -  l’importanza della competizione sportiva in India e le performance atletiche e guerresche degli yogin ,  poco si parla, ai nostri giorni, dell’amore per lo sport di personaggi come Pitagora o Platone. Pitagora, che la maggior parte di noi reputa vicino al lavoro del corpo come il diavolo  all'acqua  santa, è stato il primo a impostare l’allenamento degli atleti in modo scientifico. Fu lui a preparare

A PROPOSITO DI YOGHIADI - Articolo di Daniele Mascherin

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  Lo scorso anno ho partecipato alle Yoghiadi regionali del Veneto, vincendo le quali mi sono poi qualificato per le nazionali che si sono svolte in autunno a Roma. A questo proposito vorrei ringraziare Laura Nalin e Paolo Proietti, miei insegnanti della scuola di formazione Yoga Citra sia per l’incoraggiamento – sono loro che mi hanno proposto di gareggiare – sia per la preparazione, e vorrei condividere alcune riflessioni: I vari "yoga" praticati nel mondo contemplano generalmente una parte ginnica funzionale alla pratica psichica (e viceversa, ma in realtà la distinzione è solo “ speculativa ”); e molti - seguendo una certa linea di pensiero moderna pensano che la competizione vada evitata nello yoga.  Anch’io, naturalmente mi sono posto la questione se partecipare andava bene o no.  La mia conclusione è che il punto focale non è la competizione in sé e neppure il sua negazione a priori, ma l'attitudine interiore e il modo in cui si percepiscono gli altri: Sono dei

YOGA E ARTI MARZIALI - Articolo di Simone Carbonardi

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  Basawan._Battle_of_rival_ascetics._Akbarnama,_ca._1590,_V&A_Museum Ricevendo uno splendido sprone dal settore Ginnastica Yoga CSEN sono qui a condividere il mio personale pensiero sul rapporto tra arti marziali e Yoga e su come quest'ultimo risulti, senza ombra di dubbio, un valore aggiunto ad ogni ambito di eccellenza sportiva. Partirei, per descrivere quale sia il mio punto di vista, proprio dall'idea di valore aggiunto che rispecchia quella abilità intrinseca manchevole all'interno di qualcosa che si riconosca debba essere compensata da un fattore esterno.  Dopo 27 anni nel settore Sport da Combattimento come praticante (judo, wingtjun, Muay Thai) prima, come maestro di Muay Thai e   Presidente Italiano della World Muay Federation in seguito, posso facilmente asserire che la conflittualità insita nel gesto marziale è difficilmente sublimabile nella pacificazione, motivo che ha spinto la mia consapevolezza a calcare da anni il sentiero dello Yoga. È in questo tipo d

KRISHNA, IL "CAMPIONE"

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In India il termine Malla-Yuddha , o semplicemente “wrestling” per gli anglofoni, evoca l’immagine di “ giovani uomini in perizoma, unti di olio di sesamo e senape, che si affrontano nelle fosse di fango situate nelle tradizionali palestre dette Akhara, davanti ad una moltitudine di tifosi entusiasti ” [1] . Si tratta di uno sport da combattimento brutale, senza esclusione di colpi, che richiede coraggio, forza, agilità e conoscenza dei punti vitali (i marma ). L’allenamento dei lottatori indiani – che in genere, anche se può sorprendere molti di coloro che per apprezzabile scelta etica sono vegetariani, a prescindere dagli orientamenti religiosi, sono carnivori [2] - si basa su tre diversi tipi di esercizi: -          Una specie di Yoga dinamico - assai simile agli esercizi che oggi, nelle moderne tecniche di allenamento occidentali, vengono definiti “ Natural Movement ” e “ Animal Locomotion ” - per sviluppare agilità e flessibilità; -          La pratica del “ Malla-khamba ” o